Sono Paolo, ho 18 anni e un anno fa decisi di partire per un’esperienza scolastica all’estero
Questa lettera arriva da Tartu, molti di voi ora si staranno chiedendo dove si trova, non temete è la stessa domanda che mi sono fatto io, un anno fa, quando è iniziata la mia avventura. Non mettetevi a cercare su Google informazioni sulla città di Tartu, lasciate che sia io a raccontarvi di questo piccolo e non più sconosciuto, meraviglioso paesino dell’Estonia.
Questa lettera arriva da Tartu, molti di voi ora si staranno chiedendo dove si trova, non temete è la stessa domanda che mi sono fatto io, un anno fa, quando è iniziata la mia avventura. Non mettetevi a cercare su Google informazioni sulla città di Tartu, lasciate che sia io a raccontarvi di questo piccolo e non più sconosciuto, meraviglioso paesino dell’Estonia
Sono Paolo, ho 18 anni e vengo da Iglesias, una piccola città a sud-ovest della Sardegna. Un anno fa scelsi di vivere un’esperienza scolastica all’estero. Era novembre quando Paola, la volontaria di Navigando che mi sta affiancando nelle mie nuove vesti da exchange student, mi telefonò esclamando: “Ciao Paolo, puoi partire per l’Estonia, sei felice?”. La mia risposta fu un flebile “sì” che nascondeva un susseguirsi di timori che fino a quel momento non mi avevano neanche lontanamente sfiorato. Cominciavo a realizzare che avrei lasciato per un anno l’istituto turistico che stavo frequentato a Iglesias per andare in un posto in cui non conoscevo lingua, cultura e tradizioni.
Il 13 Agosto sono arrivato a Tallinn, la capitale dell´Estonia, dove mi aspettava un primo campo con tutti gli altri exchange student. Mi sono innamorato in un batter d’occhio di questi paesaggi e delle città: Tallinn è un vero e proprio museo a cielo aperto, quando si passeggia per la città sembra di fare un tuffo nel Medioevo.
Esperienza scolastica all’estero fra host family, scuola e tanti nuovi amici
Terminato il campo ho raggiunto la mia host family qui, a Tartu. La loro casa si trova in campagna, a 10 km dal centro. In Italia, invece, io vivo in città. Qui ritmi e le abitudini sono molto diversi da come ero abituato in Italia e non nascondo che adattarsi non è stato semplice. Ricordo ancora una domenica durante i primi giorni, quando i miei nuovi genitori vennero a svegliarmi di prima mattina per andare con loro a lavorare nell’orto, cosa che non avevo mai fatto prima. Quel giorno abbiamo lavorato assieme, raccogliendo patate uno affianco all’altro.
Ma la cosa migliore fino ad ora è la scuola! Qui frequento il liceo Tartu Jaan Poska Gümnaasium dove ho conosciuto molti ragazzi e con alcuni di loro ho già creato un legame di amicizia, mi hanno aiutato a trovare una squadra di calcio in città dove vado ad allenarmi. A scuola sto prendendo parte a numerose attività extrascolastiche: torneo di calcio e pallavolo e mi sono addirittura iscritto al coro della scuola. Vivo queste esperienze come un’occasione per socializzare e farmi nuovi amici. Devo ammettere che le persone sono molto più aperte e disponibili di quello che pensavo. Molto spesso, infatti, sono i miei compagni che vengono a cercarmi, incuriositi dall’Italia, e mi fanno un sacco di domande.
Non avrei mai potuto pensare che un Paese così lontano e quasi sconosciuto come l’Estonia si potesse rivelare la scelta migliore che abbia fatto finora nella mia vita!
Se penso al mio futuro mi piacerebbe poter tornare in Estonia per studiare e lavorare perchè qui le opportunità non mancano. L’unico scoglio sarà la lingua, infatti, anche se qui tutti conoscono l’inglese, l’estone è davvero una lingua difficile, ma con la forza di volontà che ho scoperto di avere grazie a quest’anno scolastico all’estero so che niente sarà impossibile!
Chi avrebbe mai pensato che un Paese così lontano e quasi sconosciuto come l’Estonia si potesse rivelare la scelta migliore che abbia fatto finora nella mia vita?! In pochi mesi sono riuscito ad integrarmi in una realtà familiare e scolastica molto diversa da quella a cui ero abituato, ho capito che il confronto abbatte tutte le barriere e ti permette di costruire legami solidi basati sul rispetto reciproco: la diversità è una ricchezza e io sento di essere maturato molto.
Infine voglio ringraziare la mia famiglia, senza il loro appoggio non avrei mai potuto venire qui, Paola e tutto lo staff di Navigando, sempre presenti e pronti a darmi una mano in ogni momento.
Ragazzi, siete pronti a farvi stupire dall’Estonia?