Youth for Understanding, per conoscere diversi sistemi scolastici nel mondo
Youth for Understanding, l’importanza di un’istruzione internazionale Una ricca fonte di informazioni aggiornate sui diversi sistemi scolastici funzionanti in tre continenti: questa è l’opportunità offerta dalla pubblicazione degli atti di una “tavola rotonda” svolta a Roma tra i rappresentanti di YOUTH FOR UNDERSTANDING di Brasile, USA, Cina, Germania, Italia. È una lettura utile e interessante […]
Youth for Understanding, l’importanza di un’istruzione internazionale
Una ricca fonte di informazioni aggiornate sui diversi sistemi scolastici funzionanti in tre continenti: questa è l’opportunità offerta dalla pubblicazione degli atti di una “tavola rotonda” svolta a Roma tra i rappresentanti di YOUTH FOR UNDERSTANDING di Brasile, USA, Cina, Germania, Italia. È una lettura utile e interessante per uno studente che intende progettare un periodo di studi prolungato in una scuola all’estero.
Ma andiamo con ordine. Prima di tutto spieghiamo l’identità e la missione di YOUTH FOR UNDERSTANDING: un’organizzazione internazionale no-profit specializzata in interscambi culturali che opera in oltre 50 Paesi in tutto il Mondo. In concreto, l’organizzazione aderente al network YFU promuove l’esperienza degli exchange student proponendo il soggiorno prolungato in un altro Paese e accogliendo nel proprio Paese.
FONDAZIONE YFU ITALIA ha promosso questo momento di confronto e di scambio culturale, invitando i Direttori nazionali delle organizzazioni YFU di questi Paesi e una figura autorevole del sistema scolastico italiano.
Il dialogo si è sviluppato attorno a tre temi: i punti di forza e di criticità dei rispettivi sistemi scolastici; il rapporto tra scuola e mondo del lavoro; il valore formativo dell’esperienza dell’exchange student.
Ne è sorto un confronto a tutto campo con la messa in comune di informazioni e opinioni espresse da chi può vedere le diverse situazioni da un punto di osservazione alto e, soprattutto, sente come missione personale e professionale quella di favorire l’esperienza interculturale dei giovani, intendendola come occasione preziosa di formazione e maturazione della persona.
Confronto effettuato con sano realismo, senza dissimulare i problemi che gravano sul singolo Paese; in questo senso viene messo in evidenza da alcuni relatori il limite di un’amministrazione centralistica, o eccessivamente accademica, e le difficoltà di attuare un fertile scambio tra scuola e mondo del lavoro.
E nello stesso tempo appare tutto l’interesse per i Paesi dove è presente un sistema decentrato e flessibile, oppure il sistema duale (che caratterizza la scuola tedesca), e la particolare cura nella preparazione scientifica che avviene in Cina.
Ma l’attrattiva e la novità che si ricava da questa lettura è la narrazione del positivo effetto derivato dal vivere l’esperienza dell’exchange student: una capacità di pensiero indipendente, di ragionamento critico, di iniziativa, di messa in discussione costruttiva dell’autorità. E soprattutto l’imparare come vivere le differenze culturali ed umane in un mondo globalizzato.
Appare sempre più chiaro che non abbiamo bisogno di un’istruzione nazionale, ma di istruzione internazionale!
E’ questa la strada per una globalizzazione vissuta positivamente.
Un altro dato interessante emerge dal vivace confronto tra il relatori: le scuole che accolgono l’exchange student vivono un’atmosfera internazionale altrimenti impensabile, e permettono agli studenti di conoscere diversi modi di apprendere, di ragionare e di rapportarsi con gli altri.
Dunque si tratta di una lettura utile per chi vuole cominciare a conoscere i sistemi scolastici nel mondo.
E anche uno stimolo per la scuola italiana, che può trovare in questa lettura buone ragioni per far entrare questa esperienza nel curriculum dello studente, cioè integrarlo in modo che non sia visto come difficoltà, ma come arricchimento personale. Alla fine è questo ciò che conta!
E’ possibile richiedere gli Atti del Convegno alla mail: info@navigando.it