Un programma, tante destinazioni
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Trascorrere un Anno Scolastico all’Estero è un’occasione straordinaria per:
Oltre ai benefici personali, un anno scolastico all’estero può rappresentare un vero e proprio investimento per il futuro. Padroneggiare una lingua straniera e avere esperienza internazionale sono abilità sempre più richieste nel mondo del lavoro. Inoltre, l’esposizione a un sistema educativo diverso, può aprirti nuove prospettive accademiche e professionali.
Con Navigando hai la libertà di personalizzare il tuo viaggio, selezionando il programma che meglio si adatta alle tue passioni e ai tuoi obiettivi. Ogni destinazione offre un’esperienza unica. Esplora le diverse opzioni e lasciati ispirare dalle infinite possibilità che il mondo ha da offrire. Scegli con il cuore e preparati a vivere un’avventura che ti cambierà la vita.
Scegli la tua destinazioneScopri il mondo attraverso il nostro Programma di Scambio Interculturale, un’opportunità imperdibile per studenti desiderosi di ampliare i propri orizzonti. Scegli la nazione che più ti affascina e preparati a vivere in una famiglia ospitante che ti accoglierà a braccia aperte. Durante il soggiorno, frequenterai le lezioni presso una scuola locale, seguendo i corsi disponibili e immergendoti completamente nella cultura del Paese. Sarà la scuola a determinare la classe e l’anno di iscrizione più adatti a te. Tieni presente che in alcuni paesi esiste un limite al numero di studenti che possono partecipare, quindi non perdere tempo e prenota la tua avventura!
Per rendere la tua esperienza ancora più straordinaria, alcuni paesi offrono programmi speciali che includono attività uniche e indirizzi scolastici personalizzati. Che tu sia appassionato di sport, musica, danza o desideri esplorare programmi bilingue e tematiche legate alla natura, troverai sicuramente un’opzione che si allinea alle tue inclinazioni. Queste opportunità ti permetteranno di approfondire le tue passioni mentre ti immergi in un contesto culturale nuovo, rendendo il tuo scambio interculturale un’esperienza indimenticabile e personalizzata.
Leggi i racconti dei ragazzi che hanno vissuto questa incredibile esperienza:
Già nell’antichità, Sant’Agostino scriveva che il mondo è un libro e che quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Ciò è tanto più vero oggi, nell’epoca della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica. Se la prima ha collegato strettamente le diverse regioni del mondo tanto che un evento che si verifica localmente ha la capacità di produrre effetti in tutto il mondo, la seconda sta cambiando rapidamente la realtà in cui viviamo richiedendo una maggiore flessibilità e una più alta capacità di contaminarsi e di raccogliere gli stimoli.
In questo contesto maturare un’esperienza all’estero può dare una marcia in più aumentando le chances occupazionali fino al 10%.
La capacità di comprendere e comunicare in altre lingue è fondamentale per poter fruire dei diritti e delle opportunità che derivano dalla nostra appartenenza all’Unione Europea e dalla globalizzazione. Trascorrere un periodo all’estero implica anche un percorso di crescita personale e lo sviluppo di tutte quelle soft skills che sono indispensabili per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. Consente, innanzitutto, di conoscere persone nuove e di misurarsi con culture profondamente diverse sviluppando le competenze relazionali, la curiosità e l’attitudine all’ascolto, alla tolleranza e al lavoro in gruppo, essenziali negli ambienti di lavoro multiculturali odierni. In aggiunta, i giovani coinvolti in queste esperienze possono mettersi alla prova ed esplorare i propri limiti, imparano a pensare fuori dagli schemi maturando spirito di adattamento, capacità organizzative, gestionali e di problem solving. In altre parole sviluppa flessibilità. In un mondo che cambia rapidamente, si tratta della migliore palestra per imparare ad imparare.
Questo tipo di esperienze sono assolutamente qualificanti e formative. Sono esperienze destinate a lasciare nella formazione, ma direi proprio nella vita di questi ragazzi, una traccia e un ricordo indelebile.
I ragazzi torneranno sicuramente fortificati nella consapevolezza delle proprie capacità e nelle competenze che io chiamo interculturali, cioè nella capacità di porsi in empatia, in ascolto e scambio con persone di altra cultura.
Il nostro, si sa, è un mondo sempre più globalizzato ed è importante già nell’ambito dei percorsi formativi formali inserire sempre più organicamente e dare rilievo a queste esperienze.
Il fenomeno dell’anno all’estero si sta diffondendo in modo esponenziale nel nostro Paese. Le famiglie sempre più sostengono un investimento nei confronti della formazione interculturale dei propri figli.
Ministero, scuole e famiglie promuovono questa esperienza perché si è consci che, senza nulla togliere al percorso scolastico tradizionale, questo momento formativo potenzia alcuni skills negli studenti che sono particolarmente importanti sia nella vita, sia in successive esperienze di studio e lavoro.
I ragazzi che ritornano sono fortificati dal punto di vista personale, si portano un grande patrimonio di esperienza. Cadono molti pregiudizi che purtroppo molti di noi più o meno inconsciamente manteniamo. Vediamo un’apertura mentale sicuramente maggiore e sono poi sicuramente facilitati nei percorsi di studio e di lavoro.
Riporto un dato di tipo personale: io ho una figlia che adesso ha vent’anni, quando era al quarto anno del liceo scientifico ha fatto questa esperienza dell’anno all’estero. Era proprio convinta. E’ tornata veramente cambiata.
Se posso dare un consiglio a voi ragazzi anche sulla base di questa esperienza personale, devo dire che è importante continuare a coltivare anche dopo questo anno all’estero i rapporti con gli amici che vi farete nel Paese che vi ospiterà, coi compagni di classe e anche con la famiglia o l’istituzione in cui soggiornerete, perché anche questo è un bel patrimonio che può trovare sviluppo in seguito, cioè i rapporti si mantengono e si possono addirittura rinsaldare.
Un saluto e “in bocca al lupo a tutti”!
Nella maggior parte dei Paesi la scuola superiore non possiede differenti indirizzi disciplinari come in Italia. Ad esempio nel mondo anglofono è lo studente che decide il proprio piano di studi. Alcune materie sono obbligatorie, altre facoltative: in base alle scelte fatte studierai tre, quattro o cinque materie durante l’intero anno accademico. Durante l’anno sarai seguito da un tutor scolastico presente nella tua nuova scuola all’estero e da quello del consiglio di classe in Italia.
Generalmente il sistema scolastico all’estero è diviso in due semestri: il primo inizia ad agosto/settembre e il secondo a gennaio/febbraio, mentre nei paesi agli antipodi è il contrario.
L’ammissione a una determinata classe è decisa dal preside della scuola straniera in base ai risultati delle pagelle inviate, alla conoscenza della lingua e all’età.
Negli Stati Uniti il preside può darti la possibilità di conseguire il diploma rilasciato alla fine dell’anno scolastico che permette di accedere direttamente all’università. Non è possibile garantire il diploma a priori, lo si deve ottenere per merito.
Un’altra differenza è l’orario scolastico. All’estero gli studenti trascorrono a scuola molto più tempo rispetto all’Italia integrando le ore di lezione con attività extra-scolastiche e sportive. Questo sistema fa sì che il carico di studio personale sia solitamente inferiore rispetto a quello degli studenti in Italia. Ti consigliamo di partecipare a queste attività extra: ti aiuteranno a socializzare, a inserirti nella vita scolastica e ad ambientarti alla cultura del paese ospitante.
Se sceglierai di studiare all’estero dovrai concordare le materie da seguire con il consiglio di classe e con il responsabile della mobilità internazionale del tuo istituto. Loro ti aggiorneranno sui programmi che i tuoi compagni italiani stanno svolgendo. Infatti, l’Intercultural program non è un’esperienza che inizia e si esaurisce all’estero, ma contempla la necessità di mantenere delle relazioni con la tua scuola italiana.
È vivamente consigliato, come previsto dalla Nota Ministeriale N.843, coinvolgere sin dall’inizio il consiglio di classe. Questo garantisce serenità e tranquillità quando si è all’estero e agevola il rientro e l’ammissione alla classe successiva.
La tua ammissione al programma sarà determinata da diversi fattori:
30 Aprile 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
30 Maggio 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato con versamento dell’acconto
30 Ottobre 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
20 Novembre 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato con versamento dell’acconto
N.B.
Oltre alle tradizionali partenze estive, hai la possibilità di iniziare il tuo programma anche a gennaio e a marzo.
Tu scegli il Paese e l’organizzazione estera trova la sistemazione all’interno del Paese selezionato.
Scegli le attività o un indirizzo scolastico personalizzati come sport, musica, danza, programmi bilingue e natura proposti da alcune scuole d’Europa e America Latina.
1) Questo percorso inizia nel momento in cui si viene a conoscenza del programma. Si possono chiedere informazioni presso gli uffici di Navigando, visitare il sito o scrivere una email richiedendo un catalogo o partecipando alle riunioni organizzate presso gli istituti scolastici.
2) Si compila la scheda di presentazione, si versano le spese di apertura pratica e si inviano le pagelle degli ultimi tre anni, una copia del documento di identità o del passaporto. Si richiede un appuntamento individuale contattando lo staff di Navigando, che mette in contatto lo studente e la sua famiglia con il Rappresentante di Area. Durante l’appuntamento verrà somministrato allo studente un questionario conoscitivo e il test linguistico. Questo primo incontro non è vincolante ai fini dell’iscrizione al programma. Successivamente si organizza un colloquio con lo psicologo durante il quale lo studente svolge il test ERQ.
3) Viene comunicato da parte del Rappresentante di Area il risultato del test linguistico e si riceve un dossier da compilare, che deve essere riconsegnato completo al Rappresentante di Area entro 20 giorni; in assenza decade la prenotazione. Sarà compito di Navigando, una volta pervenuto il dossier, inviarlo all’organizzazione estera competente, che provvederà alla ricerca della famiglia ospitante e della scuola disponibile ad accogliere lo studente.
4) Contestualmente alla consegna del dossier si dovrà versare l’acconto tramite bonifico bancario.
5) Nell’attesa di ricevere il placement, è opportuno verificare la validità del passaporto. Deve essere valido per 6 mesi oltre la data di rientro.
6) L’assegnazione della famiglia ospitante potrebbe arrivare con largo anticipo o a ridosso della partenza. Non appena ricevuto il placement, sarà opportuno attivare i primi contatti con la famiglia e con la scuola che saranno desiderosi di conoscere meglio lo studente.
7) Inizia la pratica per ottenere il Visto per i paesi extra europei.
8) Nei mesi di aprile e maggio gli studenti dovranno seguire una formazione on-line per acquisire le competenze necessarie ad affrontare l’anno all’estero.
9) Nel mese di giugno gli studenti in partenza parteciperanno ad un campo di formazione nazionale, non obbligatorio ma consigliato. La partecipazione va confermata.
10) Il momento della partenza; all’arrivo ci sarà la famiglia ospitante o un referente della scuola pronto ad accogliere lo studente con entusiasmo.
Ogni studente prepara un dossier, che è un sorta di “passaporto” che viene inoltrato all’organizzazione estera competente. Il dossier deve essere estremamente preciso e fornire più dettagli possibili su di te e la tua famiglia. Qui descriverai i tuoi interessi, passioni e i tuoi cari. Ti consigliamo di dare un’immagine fedele ed esaustiva di te stesso e di quello che fai in modo da preparare la famiglia ospitante o la boarding school ad accoglierti nel migliore dei modi. Attraverso il dossier potranno scoprire le tue abitudini, tradizioni e valori.
Oltre al dossier dovrai consegnare questi documenti: le pagelle dei tre anni precedenti, il certificato delle vaccinazioni, una lettera motivazionale con le ragioni che ti hanno spinto a scegliere di trascorrere un anno scolastico all’estero. A questi documenti dovrai aggiungere un album fotografico con le foto che ritieni più significative.
Una volta preparata e inviata la documentazione dovrai attendere l’assegnazione della famiglia e della scuola: il placement. Non preoccuparti se l’attesa è lunga, il placement arriverà! Questo è uno dei momenti più intensi: inizia la realizzazione di un magnifico progetto. Se hai delle richieste particolari, ad esempio legate alla salute, la candidatura sarà registrata nel file “conditional acceptance”. L’iscrizione sarà accettata solo nel momento in cui una famiglia ospitante o una boarding school potranno soddisfare le tue esigenze. I casi in cui si viene registrati in conditional acceptance sono: regimi alimentari non comuni, allergie, malattie croniche gestibili, disturbi alimentari, media scolastica bassa negli ultimi due anni (inferiore a 7), richiesta di praticare uno sport agonistico.
Staff Operativo: si occupa della parte operativa in Italia ed è il collegamento tra l’organizzazione estera e la famiglia italiana. Gestisce i rapporti tra tutte le categorie di soggetti che lavorano al programma ed è responsabile del programma.
Rappresentante di area: descrive i programmi nelle scuole, assiste i ragazzi durante l’esperienza, trova le famiglie ospitanti e segue i ragazzi stranieri che scelgono di trascorrere l’anno scolastico in Italia.
Psicologo: è una figura presente in modo costante. È coinvolto nella formazione pre partenza, somministra il test ERQ (Emotion Regulation Questionnaire) prima e dopo l’esperienza all’estero, garantisce un rapporto personalizzato ai ragazzi che mostrano necessità di un maggior supporto relazionale.
Formatore: è una persona qualificata ed esperta che si occupa della formazione.
Antropologo: ha il ruolo di introdurre i ragazzi a nuovi scenari, nuove realtà e nuovi cambiamenti che devono essere accettati ed interiorizzati, per una crescita completa.
Ginecologo: si parte adolescenti e si ritorna cresciuti. Il parere e il supporto del ginecologo aiuta ad essere più informati, più sicuri, onde evitare che si verifichino situazioni che potrebbero compromettere l’esperienza.
Nutrizionista: cambiare paese significa anche cambiare abitudini alimentari. La tua salute è un aspetto primario, essenziale è il supporto di una figura professionale che ti possa aiutare in questo cambiamento.
Testimonial: uno studente che è stato exchange student mette a disposizione dei ragazzi in partenza la sua esperienza.
L’assistenza è garantita dal team di Navigando e dal corrispondente estero. L’assistenza copre tutto il periodo del programma e si occupa di:
Vengono organizzate degli incontri informativi negli istituti scolastici e degli open-day nelle città per far conoscere questi progetti agli studenti e alle loro famiglie.
Navigando non pratica una selezione. Crediamo che non ci siano studenti adatti al programma e altri non adatti. Chi si avvicina al programma è sufficientemente maturo e responsabile per affrontare il percorso; sempre e comunque assistito dal team di Navigando.
I requisiti per partecipare sono:
L’attenzione alle risorse emotive e relazionali viene posta in primo piano come elemento determinante per la riuscita del programma stesso. Durante la formazione sarai stimolato a lavorare sull’autoconsapevolezza, sull’autostima, trattando temi come l’autonomia, la flessibilità, la tolleranza allo stress e l’indipendenza.
Una parte degli esercizi proposti ha come obiettivo quello di lavorare sulla comunicazione. In questo modo ci si allena a far fronte alla complessità e alla diversità, attraverso un percorso che porta a trasformare ciò che a prima vista può sembrare un limite in un’opportunità di crescita.
La formazione è strutturata in 5 momenti dedicati ed è finalizzata a preparare te e la tua famiglia all’esperienza:
Incontri one to one con il Rappresentante di area finalizzati a una prima presa di contatto e a una iniziale conoscenza del programma, a cui fanno seguito brevi meeting di gruppo.
Letture ed esercitazioni idonee ad un adeguato approfondimento individuale di tematiche quali: viaggio, vita in famiglia, amicizia, studio, cambiamento, aspetti sociologici, antropologici, medico-sanitari, testimonianze ed adempimenti burocratici.
Prima di arrivare presso la tua famiglia ospitante o nel college parteciperai a campi di lingua – soft land camp. Questa esperienza ti aiuterà a familiarizzare con la lingua e la cultura del paese che stai per visitare.
Arrivato a destinazione parteciperai a incontri periodici per verificare l’andamento del programma e valutare costi e benefici dell’esperienza.
È l’ultimo momento e viene organizzato al rientro dall’esperienza di studio all’estero. Il campo di rientro aiuta a metabolizzare l’esperienza con il supporto di formatori, psicologi e la consulenza di altre figure professionali adeguate.
Navigando sarà al tuo fianco durante tutto il percorso: non sarai mai un elemento tra tanti altri!
Leggi i racconti dei ragazzi che hanno vissuto questa incredibile esperienza:
Già nell’antichità, Sant’Agostino scriveva che il mondo è un libro e che quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Ciò è tanto più vero oggi, nell’epoca della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica. Se la prima ha collegato strettamente le diverse regioni del mondo tanto che un evento che si verifica localmente ha la capacità di produrre effetti in tutto il mondo, la seconda sta cambiando rapidamente la realtà in cui viviamo richiedendo una maggiore flessibilità e una più alta capacità di contaminarsi e di raccogliere gli stimoli.
In questo contesto maturare un’esperienza all’estero può dare una marcia in più aumentando le chances occupazionali fino al 10%.
La capacità di comprendere e comunicare in altre lingue è fondamentale per poter fruire dei diritti e delle opportunità che derivano dalla nostra appartenenza all’Unione Europea e dalla globalizzazione. Trascorrere un periodo all’estero implica anche un percorso di crescita personale e lo sviluppo di tutte quelle soft skills che sono indispensabili per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. Consente, innanzitutto, di conoscere persone nuove e di misurarsi con culture profondamente diverse sviluppando le competenze relazionali, la curiosità e l’attitudine all’ascolto, alla tolleranza e al lavoro in gruppo, essenziali negli ambienti di lavoro multiculturali odierni. In aggiunta, i giovani coinvolti in queste esperienze possono mettersi alla prova ed esplorare i propri limiti, imparano a pensare fuori dagli schemi maturando spirito di adattamento, capacità organizzative, gestionali e di problem solving. In altre parole sviluppa flessibilità. In un mondo che cambia rapidamente, si tratta della migliore palestra per imparare ad imparare.
Questo tipo di esperienze sono assolutamente qualificanti e formative. Sono esperienze destinate a lasciare nella formazione, ma direi proprio nella vita di questi ragazzi, una traccia e un ricordo indelebile.
I ragazzi torneranno sicuramente fortificati nella consapevolezza delle proprie capacità e nelle competenze che io chiamo interculturali, cioè nella capacità di porsi in empatia, in ascolto e scambio con persone di altra cultura.
Il nostro, si sa, è un mondo sempre più globalizzato ed è importante già nell’ambito dei percorsi formativi formali inserire sempre più organicamente e dare rilievo a queste esperienze.
Il fenomeno dell’anno all’estero si sta diffondendo in modo esponenziale nel nostro Paese. Le famiglie sempre più sostengono un investimento nei confronti della formazione interculturale dei propri figli.
Ministero, scuole e famiglie promuovono questa esperienza perché si è consci che, senza nulla togliere al percorso scolastico tradizionale, questo momento formativo potenzia alcuni skills negli studenti che sono particolarmente importanti sia nella vita, sia in successive esperienze di studio e lavoro.
I ragazzi che ritornano sono fortificati dal punto di vista personale, si portano un grande patrimonio di esperienza. Cadono molti pregiudizi che purtroppo molti di noi più o meno inconsciamente manteniamo. Vediamo un’apertura mentale sicuramente maggiore e sono poi sicuramente facilitati nei percorsi di studio e di lavoro.
Riporto un dato di tipo personale: io ho una figlia che adesso ha vent’anni, quando era al quarto anno del liceo scientifico ha fatto questa esperienza dell’anno all’estero. Era proprio convinta. E’ tornata veramente cambiata.
Se posso dare un consiglio a voi ragazzi anche sulla base di questa esperienza personale, devo dire che è importante continuare a coltivare anche dopo questo anno all’estero i rapporti con gli amici che vi farete nel Paese che vi ospiterà, coi compagni di classe e anche con la famiglia o l’istituzione in cui soggiornerete, perché anche questo è un bel patrimonio che può trovare sviluppo in seguito, cioè i rapporti si mantengono e si possono addirittura rinsaldare.
Un saluto e “in bocca al lupo a tutti”!
Nella maggior parte dei Paesi la scuola superiore non possiede differenti indirizzi disciplinari come in Italia. Ad esempio nel mondo anglofono è lo studente che decide il proprio piano di studi. Alcune materie sono obbligatorie, altre facoltative: in base alle scelte fatte studierai tre, quattro o cinque materie durante l’intero anno accademico. Durante l’anno sarai seguito da un tutor scolastico presente nella tua nuova scuola all’estero e da quello del consiglio di classe in Italia.
Generalmente il sistema scolastico all’estero è diviso in due semestri: il primo inizia ad agosto/settembre e il secondo a gennaio/febbraio, mentre nei paesi agli antipodi è il contrario.
L’ammissione a una determinata classe è decisa dal preside della scuola straniera in base ai risultati delle pagelle inviate, alla conoscenza della lingua e all’età.
Negli Stati Uniti il preside può darti la possibilità di conseguire il diploma rilasciato alla fine dell’anno scolastico che permette di accedere direttamente all’università. Non è possibile garantire il diploma a priori, lo si deve ottenere per merito.
Un’altra differenza è l’orario scolastico. All’estero gli studenti trascorrono a scuola molto più tempo rispetto all’Italia integrando le ore di lezione con attività extra-scolastiche e sportive. Questo sistema fa sì che il carico di studio personale sia solitamente inferiore rispetto a quello degli studenti in Italia. Ti consigliamo di partecipare a queste attività extra: ti aiuteranno a socializzare, a inserirti nella vita scolastica e ad ambientarti alla cultura del paese ospitante.
Se sceglierai di studiare all’estero dovrai concordare le materie da seguire con il consiglio di classe e con il responsabile della mobilità internazionale del tuo istituto. Loro ti aggiorneranno sui programmi che i tuoi compagni italiani stanno svolgendo. Infatti, l’Intercultural program non è un’esperienza che inizia e si esaurisce all’estero, ma contempla la necessità di mantenere delle relazioni con la tua scuola italiana.
È vivamente consigliato, come previsto dalla Nota Ministeriale N.843, coinvolgere sin dall’inizio il consiglio di classe. Questo garantisce serenità e tranquillità quando si è all’estero e agevola il rientro e l’ammissione alla classe successiva.
La tua ammissione al programma sarà determinata da diversi fattori:
30 Aprile 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
30 Maggio 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato con versamento dell’acconto
30 Ottobre 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
20 Novembre 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato con versamento dell’acconto
N.B.
Oltre alle tradizionali partenze estive, hai la possibilità di iniziare il tuo programma anche a gennaio e a marzo.
Tu scegli il Paese e l’organizzazione estera trova la sistemazione all’interno del Paese selezionato.
Scegli le attività o un indirizzo scolastico personalizzati come sport, musica, danza, programmi bilingue e natura proposti da alcune scuole d’Europa e America Latina.
1) Questo percorso inizia nel momento in cui si viene a conoscenza del programma. Si possono chiedere informazioni presso gli uffici di Navigando, visitare il sito o scrivere una email richiedendo un catalogo o partecipando alle riunioni organizzate presso gli istituti scolastici.
2) Si compila la scheda di presentazione, si versano le spese di apertura pratica e si inviano le pagelle degli ultimi tre anni, una copia del documento di identità o del passaporto. Si richiede un appuntamento individuale contattando lo staff di Navigando, che mette in contatto lo studente e la sua famiglia con il Rappresentante di Area. Durante l’appuntamento verrà somministrato allo studente un questionario conoscitivo e il test linguistico. Questo primo incontro non è vincolante ai fini dell’iscrizione al programma. Successivamente si organizza un colloquio con lo psicologo durante il quale lo studente svolge il test ERQ.
3) Viene comunicato da parte del Rappresentante di Area il risultato del test linguistico e si riceve un dossier da compilare, che deve essere riconsegnato completo al Rappresentante di Area entro 20 giorni; in assenza decade la prenotazione. Sarà compito di Navigando, una volta pervenuto il dossier, inviarlo all’organizzazione estera competente, che provvederà alla ricerca della famiglia ospitante e della scuola disponibile ad accogliere lo studente.
4) Contestualmente alla consegna del dossier si dovrà versare l’acconto tramite bonifico bancario.
5) Nell’attesa di ricevere il placement, è opportuno verificare la validità del passaporto. Deve essere valido per 6 mesi oltre la data di rientro.
6) L’assegnazione della famiglia ospitante potrebbe arrivare con largo anticipo o a ridosso della partenza. Non appena ricevuto il placement, sarà opportuno attivare i primi contatti con la famiglia e con la scuola che saranno desiderosi di conoscere meglio lo studente.
7) Inizia la pratica per ottenere il Visto per i paesi extra europei.
8) Nei mesi di aprile e maggio gli studenti dovranno seguire una formazione on-line per acquisire le competenze necessarie ad affrontare l’anno all’estero.
9) Nel mese di giugno gli studenti in partenza parteciperanno ad un campo di formazione nazionale, non obbligatorio ma consigliato. La partecipazione va confermata.
10) Il momento della partenza; all’arrivo ci sarà la famiglia ospitante o un referente della scuola pronto ad accogliere lo studente con entusiasmo.
Ogni studente prepara un dossier, che è un sorta di “passaporto” che viene inoltrato all’organizzazione estera competente. Il dossier deve essere estremamente preciso e fornire più dettagli possibili su di te e la tua famiglia. Qui descriverai i tuoi interessi, passioni e i tuoi cari. Ti consigliamo di dare un’immagine fedele ed esaustiva di te stesso e di quello che fai in modo da preparare la famiglia ospitante o la boarding school ad accoglierti nel migliore dei modi. Attraverso il dossier potranno scoprire le tue abitudini, tradizioni e valori.
Oltre al dossier dovrai consegnare questi documenti: le pagelle dei tre anni precedenti, il certificato delle vaccinazioni, una lettera motivazionale con le ragioni che ti hanno spinto a scegliere di trascorrere un anno scolastico all’estero. A questi documenti dovrai aggiungere un album fotografico con le foto che ritieni più significative.
Una volta preparata e inviata la documentazione dovrai attendere l’assegnazione della famiglia e della scuola: il placement. Non preoccuparti se l’attesa è lunga, il placement arriverà! Questo è uno dei momenti più intensi: inizia la realizzazione di un magnifico progetto. Se hai delle richieste particolari, ad esempio legate alla salute, la candidatura sarà registrata nel file “conditional acceptance”. L’iscrizione sarà accettata solo nel momento in cui una famiglia ospitante o una boarding school potranno soddisfare le tue esigenze. I casi in cui si viene registrati in conditional acceptance sono: regimi alimentari non comuni, allergie, malattie croniche gestibili, disturbi alimentari, media scolastica bassa negli ultimi due anni (inferiore a 7), richiesta di praticare uno sport agonistico.
Staff Operativo: si occupa della parte operativa in Italia ed è il collegamento tra l’organizzazione estera e la famiglia italiana. Gestisce i rapporti tra tutte le categorie di soggetti che lavorano al programma ed è responsabile del programma.
Rappresentante di area: descrive i programmi nelle scuole, assiste i ragazzi durante l’esperienza, trova le famiglie ospitanti e segue i ragazzi stranieri che scelgono di trascorrere l’anno scolastico in Italia.
Psicologo: è una figura presente in modo costante. È coinvolto nella formazione pre partenza, somministra il test ERQ (Emotion Regulation Questionnaire) prima e dopo l’esperienza all’estero, garantisce un rapporto personalizzato ai ragazzi che mostrano necessità di un maggior supporto relazionale.
Formatore: è una persona qualificata ed esperta che si occupa della formazione.
Antropologo: ha il ruolo di introdurre i ragazzi a nuovi scenari, nuove realtà e nuovi cambiamenti che devono essere accettati ed interiorizzati, per una crescita completa.
Ginecologo: si parte adolescenti e si ritorna cresciuti. Il parere e il supporto del ginecologo aiuta ad essere più informati, più sicuri, onde evitare che si verifichino situazioni che potrebbero compromettere l’esperienza.
Nutrizionista: cambiare paese significa anche cambiare abitudini alimentari. La tua salute è un aspetto primario, essenziale è il supporto di una figura professionale che ti possa aiutare in questo cambiamento.
Testimonial: uno studente che è stato exchange student mette a disposizione dei ragazzi in partenza la sua esperienza.
L’assistenza è garantita dal team di Navigando e dal corrispondente estero. L’assistenza copre tutto il periodo del programma e si occupa di:
Vengono organizzate degli incontri informativi negli istituti scolastici e degli open-day nelle città per far conoscere questi progetti agli studenti e alle loro famiglie.
Navigando non pratica una selezione. Crediamo che non ci siano studenti adatti al programma e altri non adatti. Chi si avvicina al programma è sufficientemente maturo e responsabile per affrontare il percorso; sempre e comunque assistito dal team di Navigando.
I requisiti per partecipare sono:
L’attenzione alle risorse emotive e relazionali viene posta in primo piano come elemento determinante per la riuscita del programma stesso. Durante la formazione sarai stimolato a lavorare sull’autoconsapevolezza, sull’autostima, trattando temi come l’autonomia, la flessibilità, la tolleranza allo stress e l’indipendenza.
Una parte degli esercizi proposti ha come obiettivo quello di lavorare sulla comunicazione. In questo modo ci si allena a far fronte alla complessità e alla diversità, attraverso un percorso che porta a trasformare ciò che a prima vista può sembrare un limite in un’opportunità di crescita.
La formazione è strutturata in 5 momenti dedicati ed è finalizzata a preparare te e la tua famiglia all’esperienza:
Incontri one to one con il Rappresentante di area finalizzati a una prima presa di contatto e a una iniziale conoscenza del programma, a cui fanno seguito brevi meeting di gruppo.
Letture ed esercitazioni idonee ad un adeguato approfondimento individuale di tematiche quali: viaggio, vita in famiglia, amicizia, studio, cambiamento, aspetti sociologici, antropologici, medico-sanitari, testimonianze ed adempimenti burocratici.
Prima di arrivare presso la tua famiglia ospitante o nel college parteciperai a campi di lingua – soft land camp. Questa esperienza ti aiuterà a familiarizzare con la lingua e la cultura del paese che stai per visitare.
Arrivato a destinazione parteciperai a incontri periodici per verificare l’andamento del programma e valutare costi e benefici dell’esperienza.
È l’ultimo momento e viene organizzato al rientro dall’esperienza di studio all’estero. Il campo di rientro aiuta a metabolizzare l’esperienza con il supporto di formatori, psicologi e la consulenza di altre figure professionali adeguate.
Navigando sarà al tuo fianco durante tutto il percorso: non sarai mai un elemento tra tanti altri!
Pronto a vivere un anno scolastico indimenticabile?